246

vendita e acquisto stampe e libri antichi

CATALOGHI PERSONALIZATI A RICHIESTA

VALUTAZIONI DI SINGOLI VOLUMI E INTERE COLLEZIONI

p1440998.jpeg
p1080378.jpeg

Libreria Antiquaria Britannico

Dott. Trivella Andrea

Piazza Cesare Battisti 8 Sarezzo (BS)

P.I.04401070984

Orari 

Martedi - Sabato

09:30 - 12:00 / 15:30 - 19:00

Domenica-Lunedì chiuso

 

Email: libreriaantiquariabritannico@gmail.com

Telefono 3345976331


facebook
instagram
whatsapp
phone



NewCondition 160.00
In Stock

Seconda edizione assoluta di questo romanzo, la prima, fu stampata da Vram a Trieste nel 1893. Editore Giuseppe Morreale - Milano, 1930. Brossura editoriale buone  condizioni generali minimi segni del tempo,  volume  in 8° pag.398. In appendice giudizi su Svevo e due brevi annotazioni di Giovanni Comisso e Aldo Palazzeschi sullo stile dello scrittore. 

Originariamente venne intitolato Un inetto, forse per meglio evidenziare la psicologia del personaggio principale e, in un certo senso, il pessimismo tipico dello scrittore, ma il titolo venne poi rifiutato dall'editore e modificato in Una vita, che riprende fra l'altro il titolo di un noto libro di Guy de Maupassant, senza però avere con questo relazioni di trama o di tematiche trattate. La sua stesura iniziò nel 1888. Venne rifiutato dalla casa editrice Treves, e venne poi pubblicato nel 1892 dall'editore Vram, a spese dello stesso autore.
Il romanzo presenta l'influenza del Realismo francese della prima metà dell'Ottocento nella figura dell "arrampicatore sociale", che richiama Il rosso e il nero di Stendhal e Papà Goriot di Balzac, e soprattutto del Naturalismo francese nella ricostruzione degli ambienti.
Centrale è poi la psicologia del protagonista: a causa della sua inettitudine, l'intellettuale è in conflitto con l'ambiente borghese, verso il quale ha un complesso di superiorità, ed è incapace di comunicare. Il disagio interiore è caratterizzato da frustrazione ed autoinganno. Da questo punto di vista nel romanzo convivono il determinismo positivista e l'analisi psicologica, che lo distaccano dai canoni del caso clinico presenti nel Naturalismo. Nel protagonista non c'è traccia della grandezza epica degli eroi suicidi romantici, come lo Jacopo Ortis di Foscolo e il Werther di Goethe, né dei "vinti" del ciclo di Giovanni Verga.

svevo-italo-una-vita-seconda-ed-1930 svevo-italo-una-vita-seconda-ed-1930 svevo-italo-una-vita-seconda-ed-1930 svevo-italo-una-vita-seconda-ed-1930