Giovanni Boccaccio La Teseide

Giovanni Boccaccio La  Teseide  tratta dal manoscritto del conte Guglielmo Camposampiero Acc. della Crusca Milano per Giovanni Silvestri 1819, volume in 12° legatura in mezzapelle ottocentesca, pag. volume con varie fioriture presenti, pag.  ix 432 (4)

Il poema venne con ogni probabilità iniziato negli ultimi anni del soggiorno a Napoli dell'autore e terminato nei primi anni del rientro a Firenze ed è quindi databile tra il 1339 e il 1341. Si tratta di un poema eroico scritto in ottave di endecasillabo che, come scrive Roberto Mercuri, "costituisce l'antecedente dell'ottava romanzesca ed epica del Quattrocento e del Cinquecento" ed è strutturato in dodici libri come l'Eneide di Virgilio preceduti ognuno da un sonetto che serve da introduzione e sommario, dove il primo contiene l'argomento generale dell'intera opera. Vi è poi una lettera in prosa dal titolo "A Fiammetta" che ha funzione di proemio dove l'autore dice di voler vincere il "turbato aspetto" della "crudel donna" raccontando una storia d'amore molto antica e simile alla sua e di essersi celato dietro uno dei personaggi.