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Libreria Antiquaria Britannico
Dott. Trivella Andrea
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Appiani Alexandrini Romanarum historiarum lib. XII : ex collatione Graecorum exemplarium restituti & emendati : cum indice copiosissimo, Apud Ant. Gryphium, Lugduni e 1576. Legatura in piena pergamena con nervi coeva, titolo manoscritto a pennino al dorso, volume in 16°, pag (16), 1011, (155), (4) bella marca tipografica del Gryphium al termine dell'opera con 4 carte bianche aggiunte successivamente presentanti una nota; frontespizzio rifilato poco spora la dicitura APPIANI, tre pagine iniziali interessate da piccoli fori di tarlo estinto che non interessano il testo,brunitura diffusa , rare pieghette di lettura, complessivamente buone condizioni generali.
Graesse dà la priorità a questa traduzione (altre 3 edizioni lionesi della seconda metà del XVI secolo in una nota a piè di pagina) - La tipografia fu fondata da Sebastian Gryphius (Greyff; nato nel 1493) di Reutlingen, che fu Stampato a Lione dal 1520 fino alla sua morte nel 1556, indipendente dal 1528. "Le sue edizioni di autori classici erano in concorrenza con quelle di Aldus e Estienne" (SH Steinberg, Die Schwarze Kunst, 1961, p. 93; cfr. anche H. Barge, History of the Buchdruckerkunst, 1940, pp. 181 e 184). Anton o Antoine Gryphius era probabilmente il figlio del fondatore dell'azienda. Per la stampa della presente opera è stato scelto un raffinato ed elegante antiqua corsivo a 5 punti - contenuto: De bellis Punicis, Syriacis, Parthicis, Mithridaticis, civilibis, Gallicis seu potius epitome [Omnia per Sigismundum Gelenium Latine reddita], Hispanicis [Caelio Secundo Curione traduttore], Illirico [P. Candido interprete] -- Appianos, storico greco di Alessandria, [.] pubblicò intorno al 160 una storia romana in 24 libri, ordinati per quanto possibile secondo i vari popoli conquistati da Roma. Solo i libri 6-8 e 11-17 sono sopravvissuti nella loro interezza: guerre in Spagna, contro Annibale, in Africa, in Siria, contro Mitridate e guerre civili (Rüdiger/Koppen, 1, 1969). "La questione delle fonti è stata trattata molto, poiché Appian è la fonte principale per epoche importanti (ad esempio il tempo della rivoluzione), ed è molto difficile. [.] Appian ammira le dimensioni e la monarchia di Roma in un'epoca che è ancora certo. Il valore storico di questa storia di guerre dipende dalle fonti fuori: Appian stesso è considerato più un dilettante [.]." (Lex. d. Alten Welt, Zurigo 1965, sp. 230). "Tanto è stato dimostrato in ogni caso, che Appiano non si è impegnato in una sola fonte nelle varie parti della sua opera. Non sarà annoverato tra gli storici importanti, ma il suo metodo di lavoro sembra essere stato meno primitivo di quanto non fosse creduto nel passato». (A. Lesky, Gesch. d. Greek Literature, 1963, p. 902)