Tiberii Deciani Tractatus criminalis 1614

Tractatus criminalis d. Tiberii Deciani Vtinensis, comitis, equitisque, ac celeberrimi iuris vtriusque consultiss. Olim in prima florentissimi longè omnium Europæ Gymnasij Patauini sede iuris cæsarei interpretis ordinarij de mane, vtramque continens censuram, duobusque tomis distinctus.  Tomus primus  e secundus Venetiis : apud hæredes Hieronymi Scoti, 1614, volume in folio, due volumi rilegati in uno, legatura moderna in piena pelle a 5 nervi e titolo in oro al dorso, con piatti fregi a secco, tomo I [112], 526 tomo II [4], 448, errore di numerazione di due pag. (34 e 43), lieve brunitura di alcune pagine, rari segni a matita, piccolo foro a pag 456 del tomo I e 8 del tomo II, macchia di inchiostro blu da pag. 231 a 234 tomo II che non compromette la leggibilità del testo e piccole macchiette blu al taglio delle pagine finali, piccoli strappetti e lievi mancanze  al taglio di alcune pagine non toccano il testo, opera in condizioni generali buone.
Tiberio Deciani è figura di passaggio dalla criminalistica di diritto comune a quella dell’età moderna. Fu docente a Padova, erudito sensibile alle proposte metodologiche degli umanisti, stimato consulente, giurista al servizio delle politiche veneziane, e il suo Tractatus criminalis presenta caratteri di forte originalità sia nella struttura espositiva degli argomenti, sia nella parte dedicata all’analisi degli elementi generali del delitto. L’impegno teorico di ridurre i criminalia entro un sistema razionale e deduttivo, in ragione dell’autonomia scientifica raggiunta dalla materia e in funzione delle politiche egemoniche dei principi, avrà una fortuna di lungo periodo nella scienza penale. La prima edizione del Tractatus criminalis utramque continens censuram è pubblicata a Venezia nel 1590. Seguono altre cinque edizioni senza alcuna differenza testuale: Venezia 1590 apud Franciscum de Fransciscis senensem, Francoforte 1591, poi accresciuta da Pieter Cornelius van Brederode e ristampata, sempre a Francoforte, nel 1613; Torino 1593; Venezia 1614.