vendita e acquisto stampe e libri antichi
CATALOGHI PERSONALIZATI A RICHIESTA
VALUTAZIONI DI SINGOLI VOLUMI E INTERE COLLEZIONI
Libreria Antiquaria Britannico
Dott. Trivella Andrea
Piazza Cesare Battisti 8 Sarezzo (BS)
P.I.04401070984
Orari
Martedi - Sabato
09:30 - 12:00 / 15:30 - 19:00
Domenica-Lunedì chiuso
Email: libreriaantiquariabritannico@gmail.com
Telefono 3345976331
Ut pictura poesis: La teoria umanistica della pittura di Rensselaer Lee sansoni ed.1974, brossura ed. in 8°, pag. 135, alcune pagine presentano ingiallimento, condizioni generali accettabili vedesi immagini. "Questo saggio va inteso come un tentativo di definire la teoria umanistica della pittura e di tracciarne a grandi linee lo sviluppo dagli inizi nel XV secolo al Settecento, quando i nuovi orientamenti del pensiero critico e delle arti figurative cominciarono a determinarne il declino. Sempre presente in questa teoria è l'assunto fondamentale - oggi peraltro non più accettato - che la buona pittura, come la buona poesia, sia l'imitazione ideale della natura umana in azione. Ne consegue che i pittori, come i poeti, devono esprimere verità generali rifuggendo dal particolare, facendo uso di soggetti universalmente conosciuti e apprezzati, tramandati attraverso la narrazione biblica e la lettura dei classici greco-romani; inoltre devono rappresentare una multiforme varietà di emozioni e tendere non soltanto a dilettare ma anche a istruire l'umanità. Questa teoria, come in larga misura anche l'arte di quel periodo, aveva le sue radici nell'antichità. Le famose analogie tra pittura e poesia di Aristotele e di Orazio avevano indotto i critici, che non trovavano negli antichi una vera e propria teoria della pittura, a trasferire l'antica teoria letteraria a un'arte per la quale non era stata concepita. Essi infatti trovavano una "raison d'être" a una teoria umanistica della pittura non soltanto negli insegnamenti degli autori antichi relativi alla letteratura umanistica, ma nell'arte italiana stessa, che, intesa nei suoi momenti migliori come ricerca del vero - da Cimabue a Giotto, da Raffaello a Michelangelo a Tiziano -, si risolveva nel senso più alto in rappresentazioni delle azioni e dei sentimenti dell'uomo".